Il progetto Terra Alta (2023-2024) è stato finanziato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, attraverso l’avviso pubblico Creative Living Lab V Edizione (Azione 1 – Sostegno Finanziamento per la realizzazione di attività in luoghi rigenerazione). Il progetto si svolge sul territorio di Monno, dopo un processo di rigenerazione di uno spazio pubblico il centro Ca’Mon si interroga sul rapporto tra i suoi cittadini e la terra, ritrovando la memoria delle pratiche agricole e forestali del passato, e dei saperi ad esse connessi, e investigando quali pratiche sostenibili potrebbero essere adottate in futuro, con quali contributi da parte della scienza attuale. Attraverso una residenza artistica – intesa come sguardo divergente sul territorio e possibilità di appropriazione simbolica alternativa a rappresentazioni più stereotipate, che incontra le metodologie della scienza (pedologia, agronomia, geologia, …) e dell’antropologia (antropologia alpina) – si sta mettendo in moto un processo che sia in grado di far convergere le energie che il territorio sa esprimere, per rendere i suoi abitanti sempre più consapevoli e quindi più autonomi, nel governare le sfide che la contemporaneità ci sta ponendo. Una squadra multidisciplinare accompagna il progetto, proponendo corsi di formazione per adulti, atelier di partecipazione comunitaria, laboratori didattici con le scuole, interventi di ricercatori e esperti dei vari aspetti ambientali, agricoli e selvicolturali. Alla fine del lavoro è nato il volume, edito da Il Cardo, Rasoterra di Giacomo Sartori e Elena Tognoli, artisti in residenza a Monno, e un numero speciale di Zeus! dedicato alla terra.
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